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UN TEMPO DI SEGNALI

Dove sta andando il Mondo? Questo mondo sta arrivando al "Mondo che verrà". Le ore più oscure sono passate, e l'alba sta per irrompere, non soltanto per gli Ebrei, ma per l'intera Umanità. E non è soltanto una questione di Fede: l'orizzonte umano si va rischiarando, sotto agli occhi di tutti noi. Considera le seguenti statistiche, alla luce dell'imminente redenzione:

L'Arrivo di Mashìach significa niente più guerre, fame oppressione? Nel decennio scorso il Mondo ha tagliata la spesa militare d'un triliardo di dollari; la produzione e il consumo di cibo continuano a crescere; oltre il 90% dei Paesi elegge i propri governi, oltre metà del Mondo vive in economie di libero mercato.

La Redenzione significa vita più sana e sicura? Negli scorsi 30 anni, l'inquinamento dell'aria è calato d'un terzo. Negli scorsi 20 anni, la morte per malattie cardiache è scesa del 40%, e negli Stati Uniti gl'incidenti del traffico sono diminuiti del 25%. Negli scorsi 10 anni la medicina è progredita del 100%, e il riciclaggio dei rifiuti negli States si è decuplicato. Negli ultimi cinque anni a New York City il tasso di criminalità è sceso del 40% 10.

Ma ci sono segnali ben diversi. Il segnale talora è la tensione, talora è la musica.

Per analogho, tutti sappiamo: c'è un fantoccio, nella scatola del fantoccio a molla. Ecco perché la compriamo. Ecco perché chiamiamo il bambino, e giriamo la manopola. Ecco perché ascoltiamo la musica con tanta attenzione, e ci sintonizziamo sulla crescente tensione man mano che la manopola carica la molla per scattare, nel gran momento. E diciamo ai bambini, state qui, aspettate, vedrete che cosa succederà.

In questo anlogo, i bambini siamo noi, e D-o è il padre. La sorpresa è Mashìach, e la scatola è il Mondo. D-o suona la musica, e ha caricando la molla in migliaia d'anni, e tutto il tempo ci dice attraverso i Suoi profeti di stare pronti, accanto a Lui, ad aspettare.

Ovviamente i bambini sono impazienti, è naturale. Sembra che il tempo non passi mai. Avete mai fatto un viaggio coi bambini? Chiedono sempre: "Siamo arrivati? Ma quanto manca?". Forse voi avete detto loro di aspettare fino ad un certo momento, più o meno. Forse avete detto loro che, ad un certo momento, dovranno guardare certi segnali. Un colle, un ponte, una scritta stradale, un edificio…

Tale è la situazione che noi esseri umani ci troviamo. Stiamo viaggiando verso la Redenzione, sulla Nave Spaziale Terra. Il Creatore ci ha dato una struttura temporale, e pietre miliari da tener d'occhio attraverso i finestrini, mentre percorriamo la strada verso la Redenzione. E in quale modo Egli lo dice? Attraverso la profezia. La Torà, sia scritta, sia orale, sono piene di segni, di profezie, sul nostro mutamento, sociale e politico, e ambientale persino, nell'era immediatamente precedente la redenzione.

E anche oggi la profezia è vivissima. Il Lubavicher Rebbe, Menachem Mendel Schneerson, in qualità di profeta ci ha affermato che Mashìach è qui, e che la Redenzione è adesso. Tutto ciò che ci occorre è aprire i nostri occhi e vedere i mutamenti nel Mondo che già si stanno verificando, e in qual gran misura tali mutamenti siano un'attuazione di quelle antiche profezie che emergono dalla Torà scritta e orale.

In questo capitolo, daremo un'occhiata ad alcuni di tali segnali profetici, e ad alcuni dei recenti mutamenti nel Mondo, per costatare se i segnali stanno costruendo la Redenzione nelle nostre teste.

Ritornando all'analogia del pupazzo a molla, tutti sentiamo la tensione oggi nel Mondo. Ma dobbiamo ascoltare pure la musica, onde notare le cose positive che accadono nel Mondo, cose finora mai accadute. Il Mondo cambia rapidamente. Sono state previste entrambe, la tensione e la musica. Aspettate guardatevi intorno, vedete che cosa sta per accadere. Ma nel frattempo, tenetevi pronti, perché il "pupazzo" non tornerà dentro alla scatola. N'esce e per sempre.

 

Sentire la Tensione

Man mano che i passi di Mashìach si avvicinano, l'insolenza crescerà, i prezzi schizzeranno alle stelle, la vigna darà il suo frutto, ma il vino sarà caro. Il Governo arriverà all'eresia, ma nessuno glie la rimprovererà. Il luogo d'incontro degli studiosi sarà usato per l'immoralità, Galilea sarà distrutta, Gavlan sarà desolata, quanti abitano presso i confini vagheranno di qua e di là chiedendo la carità senza essere aiutati; la saggezza degli studiosi degenererà, chi teme il peccato sarà deriso, la verità diventerà merce rara; i giovani riempiranno di vergogna gli anziani, gli anziani invecchieranno nella deferenza verso i giovani, il figlino insulterà il padre, la figlia insorgerà contro sua madre, la nuora contro la suocera, e i nemici dell'uomo saranno componenti del suo nucleo familiare; il volto della generazione sarà come il muso d'un cane; un figlio non sentirà svergogna di fronte a suo padre. Allora, su chi possiamo contare? Su Padre nostro che è in Cielo.

Mishnàh Sotà, Cap. 9, par. 15

 

Con trepidazione, i Saggi del Talmùd non vedevano l'ora che avvenisse Mashìach. Alcuni addirittura pregavano di non vedere il Suo Avvento, per il miserabile stato del Mondo in quel momento. Siamo passati attraverso i peggiori dolori del parto, dei giorni del Mashìach, e adesso ci stiamo preparando per i tempi buoni. Ma nel frattempo è dura conservare uno spirito d'ottimismo, la vita è sempre dolorosa.

Chi può contare i mali terribili e insoluti che l'Umanità oggi affronta? Proprio ora centinaia di milioni di persone rischiano di morire di fame. Disastri naturali come terremoti, incendi, alluvioni, uragani, tormentano il Pianeta a ritmo crescente. L'ambiente del Globo si deteriora in fretta, e sotto agli occhi di tutti gli oceani vanno degenerando. Nessuno riesce a fermare l'effetto serra, O il buco nell'ozono.
Gli studiosi della Torà hanno collegato questi mutamenti coi profetizzati "Passi del Mashìach che si avvicina". E ringraziamo D-o, perché soltanto un intervento divino può rimediare a questi problemi immensi.

L'economia del Mondo è stata destabilizzata fino alle radici dall' "influenza" che ha colpito l'Asia, influenza grave e contagiosissima. E dove i problemi finanziari i si approfondiscono, sono vicine l'instabilità politica, e il deterioramento sociale. Persino (e soprattutto) nelle più ricche fra le società dilaga l'insidiosa erosione dei valori familiari e comunitari, insieme con l'alienazione totale, col la conseguente piaga degli atti di violenza più assurdi, come i figli che uccidono genitori e insegnanti, e che si uccidono fra loro.

Per le genti oppresse ci sono ulteriori problemi, le devastazioni della guerra, e del terrorismo. L'intera popolazione d'Israèle è il pericolo, perché il suo suicida Governo va rilasciando terroristi condannati con prove, e consegna territori ad un Popolo, la cui Carta Costituzionale sancisce la distruzione d'Israele.

Non esiste soluzione a questi problemi, e anche se esistesse, chi ha il potere per rimediare a calamità tanto pervasile? Chiaro, qualsiasi rimedio deve venire dall'Alto. E verrà, come attestano i Profeti della Bibbia.

Ma non basta, sapere che il Mashìach sta arrivando... Deve arrivare adesso! Il Mondo ne ha bisogno terribile. Quanta morte e sofferenza il Mondo devono sopportare ancora, prima che vengano attuate le gloriose Promesse Divine?

Il problema più grosso a noi di fronte, non è la calamità. E' la compiacenza. I nostri Saggi hanno affermato che il catalizzatore per realizzare il rimedio sarà proprio la nostra impazienza davanti a come stanno le cose. Nell'Ebraismo, la transizione fra il Mondo marcio d'oggi, e il meraviglioso Mondo di domani, è definito "andare dall'esilio verso la redenzione". Di questo esistono due aspetti. Uno: il Mondo deve cambiare. Due: noi dobbiamo cambiare. Primo mutamento da compiere, è mutare la prospettiva con la quale vediamo il Mondo.

Dobbiamo addestrarci a considerare la miseria umana un'anomalia, uno stato terribile, ma destinato a passare, una condizione anomala delle cose, che può, e deve, sparire, lasciando il posto ad una norma di vita di bontà, di gentilezza, di prosperità, e di D-o rivelato al Mondo. Allora, come hanno potuto millenni d'esilio ci hanno conficcato in testa una mentalità èsule? Come se n'esce? La verità è questa: la Redenzione è eterna, mentre l'esilio è provvisorio.
Se paragoni la durata infinita della Redenzione con i millenni di sofferenza, è palese: lo stato normale delle cose è proprio come sarà, attraverso il Mashìach, nella vera e completa Redenzione.

Questa è la base dell'appello del Lubavicher Rebbe, a dare l'assalto ai cancelli del Cielo, e a chiedere ad alta voce che Mashìach venga adesso. Nella prospettiva del Rebbe, attraverso la sua percettività spirituale, e attraverso la sua capacità profetica, la Redenzione futura è già una realtà. Il Rebbe ha paragonato la nostra corrente situazione al trovarci davanti ad una scatola chiusa a chiave, con un tesoro dentro. Per far venir fuori la Redenzione, siamo stati dotati di una chiave, che consiste nell'urlare: "Ad Matai ?", "Quanto dobbiamo aspettare ancora? Noi vogliamo il Moshìach, o il Mashìach adesso, non vogliamo aspettare".

Se ci concentriamo sulla necessità di sradicare il male da noi stessi e dal Mondo, saremo ben motivati per agire velocemente. La motivazione è ancor più grande con la consapevolezza: la Redenzione è letteralmente a portata di mano, dista meno d'un capello, è pronta, basta un'azione buona come catalizzatore.

Questo ci guida verso la seconda e più positiva specie di segnali che oggi esiste nel Mondo. Essi sono le indicazioni: il ghiaccio dell'esilio si è rotto, e le cose si stanno scaldando. Sta sorgendo il giorno. Percepire i segni della redenzione è un modo per vivere all'altezza dei tempi. Per giunta, si tratta di una redenzione in sé, e di per sé, in quanto libera la mente dal proprio esilio, e redime lo spirito.

In tal modo veniamo a celebrare la redenzione in arrivo, prima perfino che sia pienamente rivelata. Alla mente razionale può parer prematuro celebrare la redenzione mentre persiste tanta sofferenza. Può sembrare incoerente anche col chiedere sollievo, soccorso a D-o. Eppure i nostri saggi ci hanno insegnato: la gioiosa anticipazione è di per sé merito sufficiente per ottenere che la redenzione si verifichi, in quanto essa dimostra vera e incondizionata fede nell'imminente realizzazione delle promesse di D-o.

Ciononostante, è possibile che una persona allo stesso tempo urli e pianga, e canti e danzi? In generale no, quantunque i nostri Saggi discutano proprio dello stato d'essere dove la gioia è alloggiata in una parte del cuore, mentre le lagrime sono alloggiate nell'altra parte del cuore12. Questo stato d'essere, è raramente raggiungibile per la persona media; così, praticamente parlando, c'è tempo sufficiente per ambo gli stati della mente, talora l'uno e talaltra l'altro.

Torniamo ad alcuni dei motivi validi per festeggiare.

Sentite la Musica

Quando, attraverso gli occhi della Torà, si guardano i mutamenti grossi e piccoli che si stanno verificando attorno a noi, è chiaro: per cattive che le cose possano sembrare, tutti i pezzi stanno per riunirsi insieme in una maniera quanto mai bella, armoniosa13 e senza tempo. In pratica, molti di quei pezzi sono già atterrati al loro posto.

Per portare un po' più oltre l'analogia con la musica, il compositore ha già scritto il brano molto tempo fa, a disposizione di chiunque sappia leggere la musica. Ora il Mondo sta finalmente suonando le note d'apertura della sinfonia. Ascoltate con attenzione.

La Tradizione dal Sinai presenta un futuro fatto di consapevolezza elevata, e di cooperazione geopolitica. Da oltre 2000 anni tali predizioni non erano manco remotamente immaginabili, ma ora stiamo finalmente vedendo quanto siano fattibili tali cose.

Vari millenni fa, i Saggi predissero un'era che sarebbe cominciata nell'anno 5600 (corrisponde al 1840 dell'Era Cristiana) nella quale la conoscenza spirituale e mondiale avrebbe inondate le coscienze umane, prima della definitiva redenzione. Ciò corrisponde da vicino con le fondamenta e con la fondazione della scienza moderna che furono poste allora: matematica, fisica, chimica, e biologia; e anche le opere seminali del Chassidismo, la disciplina spirituale che pone l'accento sulla conoscenza di D-o, sullo scopo dell'uomo, e sulla definitiva redenzione14.

Vari millenni fa, quando le epidemie decimavano le popolazioni, la durata media della vita era breve, e la morte imperversava, i Saggi annunciarono un'era di salute, di longevità, e infine di vita eterna. Oggi abbondano i miracoli della medicina, la vita media si allunga, e nelle sale operatorie quanto nei laboratori è stata realizzata la resurrezione dei morti 15.

Vari millenni fa i Saggi predissero un'era nella quale la gente avrebbe avuto a disposizione molto tempo libero dal lavoro, per pensare a D-o nel Mondo16. In quei tempi là, la sopravvivenza era una sfida, e le persone lavoravano molto più duramente. Vitto, alloggio, vestiti richiedevano tempo e fatica più d'oggi:

Vari millenni fa, quando il Mondo parlava infinite lingue, e venerava divinità infinite, i Saggi parlarono d'un tempo nel quale l'Umanità avrà in comune un linguaggio, e s'interesserà ad un solo D-o17. Vediamo la fattibilità d'un linguaggio comune, è dimostrato per esempio dalla pervasività dell'Inglese nel Mondo tutto. Quanto all'interesse comune, chi non ha un'opinione sull'esistenza e sull'importanza di D-o?

Vari millenni fa, quando il Mondo era piatto e senza mappe, e i popoli erano senza collegamenti, i Saggi parlarono d'un tempo nel quale tutti i popoli nell'intero Mondo TONDO (18) si condivideranno l'informazione divina insieme. (19). Bene, proviamo ad indovinare. Il Mondo è tondo, e tutti sono in grado di condividere le informazioni. Non sono ancora Divine, ma è un inizio. Almeno il Mashìach non avrà bisogno di dare la caccia ad un modo per far sentire senza ritardi il suo messaggio al Mondo tutto.

Poi ci sono i segnali geopolitici.

Negli anni 50 e 60, i cittadini Americani costruivano rifugi per proteggersi dalla guerra nucleare. La minaccia d'un Olocausto nucleare globale era una possibilità concreta, specie fra l'America e l'Unione Sovietica. Quasi scoppiò, con la crisi dei missili a Cuba. Furono completamente sviluppati piani di contingenza per ricostruire l'America, e per salvare il Presidente degli Stati Uniti nell'eventualità di una guerra nucleare.

Ma nel 1990-1991 i regimi Comunisti repressivi del blocco Sovietico caddero, in una serie di rivoluzioni incruente. Sono state seguite da governi più umani, che consentono ai loro cittadini libertà fisiche, e spirituali, che da oltre 70 anni era impossibile anche soltanto sognare. L'America ora assiste la Russia, l'ex nemico mortale, a reinserirsi nella comunità mondiale in una maniera più favorevole per tutti. I rifugi antiatomici sono cosa del passato, non del presente.

Guardiamo il Sud Africa: gli ex schiavi godono dei diritti di piena cittadinanza. I diritti umani, l'umana dignità sono una questione morale globale, vivissima nell'ambito della politica mondiale.

Guardiamo la Somalia: i soldati degli Stati Uniti portano cibo ad una popolazione in crisi. Invece di lanciare missili e di sganciare bombe, le superpotenze lanciano siti-WEB, e i loro aerei lanciano pacchi d'aiuti umanitari.

Conflitti regionali come quello nei Balcani comportano l'immediata attenzione delle superpotenze onde estinguere la possibilità che la guerra dilaghi. Ciò in contrasto coi precedenti decenni, quando i conflitti regionali erano sfruttati per interessi nazionali o speciali.

I militari degli Stati Uniti hanno stabilita una politica nuova, a proposito dei progressi nel settore degli armamenti. Deve esserci la ricerca, e deve esserci l'applicazione del fattore "uso pacifico". Nel frattempo ancor più drastico è il progresso Russo nella trasformazione "delle spade in aratri". I Russi hanno centinaia di milioni di dollari, investiti in un programma multinazionale per convertire ad usi di Pace tutto l'apparato e tutta la tecnologia Russa di guerra.

E il ritorno Ebraico è un segnale.

Oltre 3.300 anni fa, la Torà fece un lungo e dettagliato preannuncio sul distante futuro del Popolo Ebraico . Ancor prima che la nazione Ebraica mai entrasse in Israele, la Torà predisse: (a) gli Ebrei avrebbero conquistata e abitata la Terra Promessa. (b) alla fine avrebbero trasgrediti i Comandamenti; (c) sarebbero stati oppressi, e sparpagliati per il Mondo; (d) avrebbero cambiato strada, tornando alla loro Fede; (e) sarebbero ritornati nella Terra Promessa.

Non fu Moshè a guidare gli Ebrei nella Terra Promessa. Il popolamento della Terra d'Israele fu guidato da Yehoshua, il leader della successiva generazione degli Ebrei. Come la Bibbia Ebraica riferisce, per circa 500 anni gli Ebrei ebbero alti e bassi spirituali, finché a Gerusalemme Davìd e Salomone costruirono il Sacro Tempio. Dopo 410 anni d'alti e bassi spirituali (incluso l' esilio delle 10 tribù smarrite) il Tempio fu distrutto, e gli Ebrei superstiti furono esiliati in Babilonia.

Settant'anni più tardi, durante l'Impero Persiano, alcuni degli Ebrei tornarono, guidati da Ezrà Hasofèr lo Scriba, e ricostruirono il Tempio, che poi rimase in piedi, per altri 420 anni d'alti e bassi spirituali, durante l'occupazione, Greca e poi Romana. La distruzione del Secondo Tempio nell'anno 3830 (70 Era Comune) diede il via alla diaspora, a 1900 anni durante i quali gli Ebrei sono stati oppressi e sparsi nel Mondo tutto. Le prime tre delle previsioni della Torà si sono verificate, e compiute: l'insediamento, i peccati, la dispersione.

Nessun'altra nazione ha veramente popolata la terra d'Israele in quei 1900 anni. Sino a circa 100 anni fa, la Terra Santa era quasi completamente paludi e deserti. Abitata soltanto da poche bande nomansi di Beduini, dai palazzi stagionali di qualche Sceicco e Sultano, e da poche piccole comunità d'Ebrei20. Si poteva viaggiare giorni senza vedere un'anima viva.

Poi, circa 100 anni fa, poche centinaia di coloni Ebrei vennero dall'Europa, e allo scoppio della seconda guerra Mondiale, ce ne erano già centinaia di migliaia. Dopo la guerra, i rifugiati scampati a stento alla morte nell'Olocausto sono arrivati a centinaia di migliaia. Fu stabilito lo Stato d'Israele, come patria Ebraica, nel 1948, in base alla risoluzione delle Nazioni Unite. L'immigrazione da numerosi Paesi crebbe intensamente. Poi, attorno al 1990, col collasso del Comunismo, gli Ebrei poterono finalmente immigrare, dalla Russia ne arrivò quasi un milione.
Ora nella Terra d'Israele ci sono circa 5 Milioni d'Ebrei, e così vediamo: il ritorno fisico è davvero in atto, benché tuttora più Ebrei vivano fuori che all'interno della Terra d'Israele21

Ma come la mettiamo, con la profezia del ritorno spirituale degli Ebrei, del loro ritorno allo stile di vita tradizionale secondo la Torà? Anche questo si sta verificando. Cinquant'anni fa, l'osservanza dell'Ebraismo era rara. Oggi, ovunque ci siano Ebrei, c' è una rinascita delle radici. Fra le indicazioni, cresce sempre più in fretta il numero e la qualità delle istituzioni culturali Ebraiche, delle rivendite di cibo Kashèr, delle Sinagoghe, delle organizzazioni d'aiuto.

I segnali puntano tutti verso la stessa direzione. Lo scopo della storia si va rapidamente avvicinando. Il Mashìach e la redenzione sono dietro l'angolo. E ora che abbiamo dato uno sguardo all'evoluzione della redenzione, diamo uno sguardo all'evoluzione del Mashìach stesso.

 


(10)Templeton, John M. 1997. Is Progress Speeding Up? Tempelton Foundation
(11) Shney luchot HaBrit, Parshat Beshalach
(12) Likutei Amarìmm Tanya autore Rabbi Schneur Zalman di Liadi, edizione Inglese 1984. Kehot Publication Society. NY p 155 e pp 379-381; Zohar II 255°; III
(13) (13) ??????
(14) (14) vedi Capitolo 15
(15) (15) vedi Capitolo 14
(16) (16) Isaia, 49:23; 60:10-12; 61:5 Eliyahu Rabbà Capitolo 4
(17) (17) Maimonide, Leggi dei Re, 11: 4; Tzefania 3:9; Isaia 2:2-3; Micha 4: 1-2
(18) (18) Invei Eshkolot
(19) (19) Isaia 40:5
(20) (20) La presenza Ebraica nella Terra Santa non è mai stata interrotta completamente. Specialmente a Gerusalemme, a Hebron, a Safed, a Tiberiade ecc. Ma allora erano comunità poco numerose.
(21) (21) Dobbiamo prendere in seria considerazione anche vari gruppi in ogni parte del Mondo, che affermano d'essere le 10 Tribù smarrite d'Israele, che in base alla tradizione dovranno tornare, nei giorni del Mashìach….

 Un Paradigma Per Leader

Che cosa è Mashìach?

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